giovedì 22 settembre 2022

L'Autodromo del Littorio

In questi giorni sta per uscire in Russia una edizione speciale, limitata agli avvenimenti tra il 1924 e 1934, de La Coda di Minosse (vedi il post precedente). Il libro, nelle brevi presentazioni svoltesi in Russia negli scorsi mesi, ha destato l'interesse di storici e ingegneri, per la narrazione di fatti con i quali né gli italiani né i russi (allora, sovietici) hanno mai fatto veramente i conti.

Per necessità di raccordo temporale, ho redatto un paio di capitoli-cerniera, per mantenere la continuità della narrazione; in questi, appare un'opera che oggi è di fatto dimenticata, l'Autodromo del Littorio

Questo è un estratto di quanto leggeranno i russi, e alcune immagini provenienti da documenti nei miei archivi.

Nel 1930 erano in fase di ultimazione i lavori per la costruzione dell'Aeroporto del Littorio [al cui progetto e costruzione partecipò Felice Trojani]; Giovanni Bonmartini decise dapprima di utilizzare alcune aree dell'aeroporto come sede per la sua officina di moto da corsa, dotandola di una pista di prova utilizzabile anche come pista di gara per moto e auto. Questa ulteriore attività avrebbe oltretutto contribuito ad aumentare le entrate della CNA e a coprire i debiti contratti dalla società aeroportuale.

Bonmartini si rivolse a Felice Trojani, ritornato dalla spedizione dell'Italia al Polo Nord, e vittima della fedeltà dimostrata a Umberto Nobile, allora operante nel settore edile, per progettare il tracciato dell'autodromo, con una pista in cemento, innovativa per l'epoca, e dotata di una curva parabolica sopraelevata, simile a quella dell'autodromo di Monza.
La pista correva intorno il perimetro dell'aeroporto, senza interferire con le sue attività.

Bonmartini decise di finanziare l'Autodromo con due milioni di lire rimasti da un finanziamento agevolato ricevuto per l'aeroporto; Felice Trojani disse a Bonmartini che a Balbo non sarebbe stato particolarmente felice se avesse utilizzato i fondi per scopi diversi da quelli puramente aeronautici; la risposta di Bonmartini fu secca:

- Me ne frego !

Il progetto del tracciato fu redatto rapidamente, con uno sviluppo complessivo di 4400 m - più dei circuiti di Monza e del Nürburgring -  rettilinei per 2200 m e la curva parabolica sopraelevata, a Nord dell'area, che consentiva di mantenere velocità particolarmente elevate.

L'esecuzione fu affidata alla Società Anonima Puricelli, ditta al tempo all'avanguardia nel campo delle costruzioni stradali e che aveva già realizzato la pista di Monza. I lavori furono completati in soli quattro mesi e l'Autodromo del Littorio venne inaugurato il 24 Maggio 1931 (notare il simbolismo delle date nella ritualità fascista; l'Aeroporto del Littorio era stato inaugurato il 21 Aprile del 1928, Natale di Roma) dallo stesso Mussolini, alla guida insieme a Bonmartini di un'Alfa Romeo da corsa (ovviamente rossa) - completato il primo giro solenne del circuito, Mussolini accellerò e compì un secondo giro del circuito: l'umore di Balbo non avrebbe più preoccupato Bonmartini.

Dopo alcuni anni di preminenza del tracciato, in associazione con l'Automobile Club Roma, l'interesse calò sino alla II guerra, quando la pista venne polverizzata dai bombardamenti alleati. Da allora, l'oblio.

Nelle immagini, l'allestimento dei casseri per le nervature portanti della parabolica, il getto della soletta [Rivista AITEC, maggio 1931] e la stessa curva percorsa in occasione di una competizione motociclistica  [Agenzia Stefani]

Sull'Aeroporto del Litorio, Giovanni Bonmartini e le sue motociclette, l'Autodromo del Littorio, si vedano la Coda di Minosse di Felice Trojani [https://amzn.to/3xKd9ns], e Gli aerei e i motori della compagnia nazionale aeronautica di Giovanni Bonmartini, di Giuseppe Ciampaglia [https://amzn.to/3C0AkN5].





lunedì 19 settembre 2022

Хвост Миноса

 

Tra pochi giorni verrà distribuita in Russia una edizione speciale de La Coda di Minosse, limitata alla spedizione al Polo Nord e alla permanenza di Felice Trojani alla Dirigiablestroi e al VUK di Tuscino. La traduzione è di Nataliya Nikishkina e Ekaterina Spirova, con il patrocinio del Museo Krassin di san Pietroburgo.
Nelle anteprime sinora svolte abbiamo visto un grandissimo interesse per il libro e per i fatti che narra, avvenuti tra il 1928 e il 1934; tempi non bellissimi, in Italia e nell'allora Unione Sovietica. 
Speriamo che la storia insegni un po' qualcosa, almeno questa volta.

sabato 17 settembre 2022

Note sulla riforma dei Codici di Rito (per Periti) - parere positivo del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di decreto legislativo per la riforma del processo penale

     Il 1° Settembre 2022, il Garante per la Protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo per la riforma del processo penale, con alcun osservazioni. il comunicato stampa che riassume la decisione è consultabile sul sito del garante:
https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9805204,
così come il provvedimento integrale:
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9802612 

    L'applicazione delle norme sulla protezione dei dati personali sono regolate, per quanto attiene periti, consulenti, interpreti e traduttori dalle specifiche Linee Guida pubblicate nel Luglio del 2008 (https://peritare.blogspot.com/2008/11/linee-guida-per-il-trattamento-di-dati.html) e ancora in attesa dell'aggiornamento al regolamento 2016/679 (GDPR). È evidente quanto importante (e ben poco considerato da alcuni soggetti) sia il ruolo dell'ausiliario del giudice nel rispetto della norma: questioni di decenza professionale, scrivevo nel 2008, ma ancora oggi ... Scrivo qui nel contesto delle perizie grafiche e documentali, delle traduzioni e delle indagini strumentali in cui lavoro, ma sono concetti di applicabilità generale. Non è ammissibile, sia prima che dopo l'adozione delle norme, che non vengano restituiti al Giudice, al Magistrato, alle parti, i documenti ricevuti o acquisiti nel corso delle operazioni peritali, non è ammissibile, ora come allora, che tali documenti vengano trattenuti senza altra motivazione che il rifiuto di dover sostenere la piccola fatica di doverli restituire, non è ammissibile, ora come allora, che detti documenti vengano smarriti, non è ammissibile che se ne faccia commercio, non è ammissibile che vengano lasciati in affido alla dirimpettaia, non è ammissibile che vengano archiviati sul sedile posteriore dell'automobile, non è ammissibile che vengano lasciati a disposizione di ogni e qualsiasi persona entri nello studio, non è ammissibile che i fascicoli in forma elettronica non vengano protetti in forma almeno decente, non è ammissibile che chiunque si sieda al vostro computer possa liberamente accenderlo e scorrerne le directory per passare il tempo, non è ammissibile che le fotografie vengano esibite ad amici ed amanti, non è ammissibile che utilizziate le informazioni ricavate dai fascicoli per le vostre finalità. E non sono cose che avvengono nella galassia lontana, nell'Italia di Shakespeare o nell'Ungheria di Camerini e Lattuada.     

    Di fronte alla novella normativa, il Garante ritiene di suggerire la citazione esplicita nella norma del fatto che tutti gli atti debbano svolgersi nella osservanza della disciplina di protezione dei dati personali; che il Garante debba acquisire gli schemi delle regole tecniche del processo telematico ed esprimere un parere in merito; prescrivere (se del caso con rinvio a fonte secondaria), in relazione alla disciplina della partecipazione a distanza alle udienze o allo svolgimento di atti processuali, la necessaria sicurezza e affidabilità, sotto il profilo telematico, del collegamento; la sottrazione alla indicizzazione dei motori di ricerca generalisti degli atti prodotti tramite pubblici annunci, così come limitare il tempo di esposizione dei provvedimenti.
 



venerdì 16 settembre 2022

Note sulla riforma dei Codici di Rito (per Periti) - parere positivo sui decreti delegati da parte della commissione Giustizia della Camera

    Ancora una volta, rammento che i testi definitivi, che entreranno effettivamente in vigore, saranno solo ed esclusivamente quelli che verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, probabilmente a fine anno o nel 2023. Non è chiaro se, vista la situazione, si anticiperanno i tempi di pubblicazione.

   Le modifiche ai Codici di Rito sono redatte a partire dal quadro stabilito dalle Leggi approvate dal Parlamento ed entrate in vigore alla fine dello scorso anno, di cui ho già discusso nei miei seminari sui Nuovi Codici di Rito (per Periti) - i filmati on demand sono ancora disponibili per chi sia interessato [http://www.peritare.it/libridelperito/seminari.html] - e il decreto delegato non dovrebbe deviare da tali indirizzi.

  Il 15 Settembre 2022, la commissione Giustizia della Camera ha espresso parere positivo ai decreti delegati per l'attuazione delle riforme dei codici di rito, civile e penale.
   In linea puramente teorica, il Ministero potrebbe pubblicare i decreti delegati in Gazzetta già da oggi, avviando il processo per l'entrata in vigore, tenendo però conto che manca una lunga serie di regolamenti applicativi (si pensi solo alle parti relative al processo telematico) .

   Anche la Camera ha espresso parere interamente favorevole per quanto attiene la riforma del rito penale, con il voto contrario del M5S e l'astensione di FDI, tra il giustizialismo social degli uni e la politica di grinfie libere dell'altri, mentre il parere sul civile, approvato con l'astensione del M5S e di FDI e il voto contrario di Alternativa (sic est) contiene alcune osservazioni che riprendono quelle già espresse al Senato.

  I commenti politici sono sempre improntati alla soddisfazione per l'acquisizione dei fondi del PNRR sulla base di ancora indimostrati indici di disimpegno nei tempi dei giudizi. La mia opinione è nota all'ufficio, e classificata nella sezione lei ha ragione da vendere ma cosa ci possiamo fare.



giovedì 15 settembre 2022

Note sulla riforma dei Codici di Rito (per Periti) - parere positivo sui decreti delegati da parte della commissione Giustizia del Senato

   Ricordo e sottolineo, insisto, che i testi definitivi, che entreranno effettivamente in vigore, saranno solo ed esclusivamente quelli che verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, probabilmente a fine anno o nel 2023.

   Le modifiche ai Codici di Rito sono redatte a partire dal quadro stabilito dalle Leggi approvate dal Parlamento ed entrate in vigore alla fine dello scorso anno, di cui ho già discusso nei miei seminari sui Nuovi Codici di Rito (per Periti) - i filmati on demand sono ancora disponibili per chi sia interessato [http://www.peritare.it/libridelperito/seminari.html] - e il decreto delegato non può deviare da tali indirizzi.

  Il 13 Settembre 2022, la commissione Giustizia del Senato ha espresso parere positivo ai decreti delegati per l'attuazione delle riforme dei codici di rito, civile e penale.

   Nella giornata di oggi, giovedì 15 Settembre 2022, si attende invece il parere da parte della commissione Giustizia della Camera.

   Parere interamente favorevole per quanto attiene la riforma del rito penale, con il voto contrario del M5S che persiste nelle sue posizioni prone al forcajolismo e alla giustizia televendicativa, mentre il parere sul civile contiene alcune osservazioni circa la negoziazione nelle cause di lavoro individuale, e la richiesta che gli istituendi Tribunali per la Famiglia non siano sezioni distaccate  presso la relativa Corte d'Appello, ma sezioni circondariali.

  I commenti politici sono improntati, ancora una volta, all'acquisizione dei fondi del PNRR sulla base degli ancora indimostrati indici di disimpegno nei tempi dei giudizi.