Sta per salpare il prossimo 24 Agosto la spedizione della Marina Reale Norvegese, in collaborazione con il Museo dell'Aviazione di Norvegia, la Kongsberg Maritime AS e la ContextTV GmbH, che esplorerà la zona a Sud dell'Isola degli Orsi (la più meridionale delle Svalbard) nella quale si presume si sia inabissato il Latham47 pilotato da René Guilbaud, assistito dal tenente Leif Ragnar Dietrichson, insieme a Roald Amundsen e altri tre membri dell'equipaggio.
Il 18 Giugno 1928, alle 16:00, Amundsen e i piloti francesi partirono da Tromsø, in Norvegia. L'ultima trasmissione, "tutto bene", fu effettuata tra le 18:45 e le 18:55, in un punto al di sotto dell'Isola degli Orsi nella cui zona fu successivamente rinvenuto un frammento di galleggiante appartenente al Latham, ed un serbatoio interno, che appariva modificato in modo da servire da galleggiante, suggerendo che almeno un membro dell'equipaggio fosse sopravissuto. Le ricerche saranno condotte dalla nave Tyr, utilizzando l'AUV Hugin-100MR, capace di scendere sino a 1000 metri di profondità e con una autonomia di ben diciotto ore. Gli organizzatori, forti di precedenti esperienze positive, si dichiarano particolarmente ottimisti.
La ricerca punta ad individuare il motore dell'idrovolante, unico pezzo metallico di dimensioni tali da essere "visto" dalla strumentazione. Non si ritiene che elementi in legno siano ancora integri dopo tanto tempo sotto il mare.
Tutta la spedizione sarà documentata sul sito Search for Amundsen, al cui interno verranno pubblicati alcuni blog a cura del comandante e di alcuni membri. La storia dei rapporti tra l'Italia, Umberto Nobile, Roald Engelbert Amundsen ed il sempre trascurato Lincoln Ellsworth è ben narrata ne La Coda di Minosse.