Una collega traduce una richiesta di rogatoria per un Pubblico Ministero, deposita il lavoro e la richiesta di liquidazione. Il Magistrato le liquida Una (One, 1, Uma) Vacazione: "tanto ce l'ha sul computer, basta cambiare il nome".
Copriamo con una pietosa colata di cemento l'importo (lordo) liquidato, e cerchiamo di meditare sulla motivazione : "tanto ce l'ho sul computer, basta cambiare il nome".
È proprio vero che "ce l'ho sul computer", nel senso di traduzione precedentemente eseguita, magari per altro Magistrato, e basta prenderla e "cambiare il nome" ?
La risposta è chiara e ben motivata : no, le "Linee guida in materia di trattamento di dati personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero" pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 Luglio 2008 me lo vietano; appena concluso l'incarico (nel caso in esame, con il deposito della traduzione) il documento va eliminato dai miei archivi. Quindi io non ce l'ho sul computer.
Le Linee Guida sono riproposte di seguito, dal documento presente su Scribd.
Linee Guida in Materia di Trattamento di Dati Personali da parte dei Consulenti Tecnici e dei Periti Ausili...Problema più serio, già accennato in un precedente post sui glossari gergali.
Oggi, nella maggior parte dei casi si utilizzano strumenti CAT per la traduzione, e le soluzioni utilizzate in precedenza sono raccolte nelle Memorie di Traduzione (TMs). Quesito : a meno della anonimizzazione (orrore di parola ...) , debbo piallarle ad ogni incarico concluso?
E ancora: se traduco espressioni gergali, specie quelle in uso tra marginali e gruppi ristretti, per validare (altra perla!) processualmente la traduzione, debbo in qualche modo documentare dove, come e quando veniva utilizzata. E documentare dove, come e quando è stata utilizzata una certa espressione (volete un esempio? tabina, chi lo dice, dove, come, quando, che vuol dire?) debbo dire in quale inchiesta è venuta fuori, e questo è esplicitamente vietato.
Di male in peggio: e se volessi sciarare (l'orrore...) i glossari (o le TM) con un collega per necessità future? Verrei denunciato dal Garante per la protezione dei dati personali, ovvero per violazione del segreto di indagine o dal PM, o dalle parti, secondo convenienza.
Copriamo con una pietosa colata di cemento l'importo (lordo) liquidato, e cerchiamo di meditare sulla motivazione : "tanto ce l'ho sul computer, basta cambiare il nome".
È proprio vero che "ce l'ho sul computer", nel senso di traduzione precedentemente eseguita, magari per altro Magistrato, e basta prenderla e "cambiare il nome" ?
La risposta è chiara e ben motivata : no, le "Linee guida in materia di trattamento di dati personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero" pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 Luglio 2008 me lo vietano; appena concluso l'incarico (nel caso in esame, con il deposito della traduzione) il documento va eliminato dai miei archivi. Quindi io non ce l'ho sul computer.
Le Linee Guida sono riproposte di seguito, dal documento presente su Scribd.
Linee Guida in Materia di Trattamento di Dati Personali da parte dei Consulenti Tecnici e dei Periti Ausili...Problema più serio, già accennato in un precedente post sui glossari gergali.
Oggi, nella maggior parte dei casi si utilizzano strumenti CAT per la traduzione, e le soluzioni utilizzate in precedenza sono raccolte nelle Memorie di Traduzione (TMs). Quesito : a meno della anonimizzazione (orrore di parola ...) , debbo piallarle ad ogni incarico concluso?
E ancora: se traduco espressioni gergali, specie quelle in uso tra marginali e gruppi ristretti, per validare (altra perla!) processualmente la traduzione, debbo in qualche modo documentare dove, come e quando veniva utilizzata. E documentare dove, come e quando è stata utilizzata una certa espressione (volete un esempio? tabina, chi lo dice, dove, come, quando, che vuol dire?) debbo dire in quale inchiesta è venuta fuori, e questo è esplicitamente vietato.
Di male in peggio: e se volessi sciarare (l'orrore...) i glossari (o le TM) con un collega per necessità future? Verrei denunciato dal Garante per la protezione dei dati personali, ovvero per violazione del segreto di indagine o dal PM, o dalle parti, secondo convenienza.