mercoledì 27 gennaio 2010

La Tenda Rossa (che Rossa mai fu)


La Tenda Rossa è la tenda sotto la quale trovarono rifugio i supersiti del Dirigibile Italia, rimasti sul  pack dalle 10:33 del 25 Maggio 1928.
L'Ultimo Volo è descritto da mio nonno, Felice Trojani, ne la Coda di Minosse. Un estratto lo potete leggere qui.

La Tenda fu progettata da mio nonno, dopo aver studiato le tende usate nelle spedizioni polari precedenti, e costruita dalla Ditta Moretti di Milano.
«È di tipo piramidale a bastone centrale, 2,75 x 2,75 m di base e 1 m di altezza, sovrastata da una piramide il cui vertice è a due metri e mezzo dal suolo. Ci si entra per un passo d'uomo circolare di un metro di diametro, con manica di chiusura contro il vento, fondo in seta gommata, intercapedine su tutte le pareti. Le pareti esterne ed il fondo sono di seta grezza, ma le pareti interne sono di seta azzurra, scelta contro l'oftalmia delle nevi, che trasforma l'interno in un ambiente riposante, sereno, quasi idilliaco, che fa dimenticare l'inferno che c'è di fuori.
La tenda, progettata per quattro persone, ne ospiterà invece nove (di cui due ferite alle gambe, Umberto Nobile e Natale Cecioni), Titina, parte della Radio e i suoi accumulatori.
Trojani monta l'asta centrale e drizza la tenda, mentre Mariano e Viglieri piantano i picchetti nel ghiaccio e tendono i venti, caricando i bordi con viveri ed altri pesi. Sul fondo si dispongono i cartoni che contenevano le carte di navigazione, il sacco a pelo tagliato ed aperto su cui vengono distesi Cecioni e Nobile, vicino a loro la stufetta catalittica accesa.»
Ecco, la tenda è di seta grezza, bianca, non rossa.

Un passo indietro: siamo nel 1928, ben lontani dall'altimetro acustico del Gossamer Albatross (derivato dal meccanismo di messa a fuoco della Polaroid, cortesia di Edwin Land) e dagli altimetri moderni. Per valutare l'altezza del dirigibile non sono sufficienti gli altimetri correnti, e si utilizza un sistema più efficiente.
Dalla navicella vengono lasciate cadere delle fiale di vetro, ripiene di fucsina (un colorante rosso-magenta, miscela pararosanilina-rosanilina, oggi utilizzato in istochimica e batteriologia; il nome fucsina è dato in onore dell'industriale Renard, traducendone il cognome in tedesco), e misurando con uno speciale cronometro realizzato a Roma da Hausmann il tempo di caduta, dal rilascio al momento in cui la fiala, rompendosi, colora di rosso il pack.

Per rendere meno invisibile la tenda dall'alto, i superstiti decisero di utilizzare le fiale  di fucsina sopravvissute alla caduta per disegnare sulla tenda un reticolo, assai largo, di linee rosse. Una volta stabilite le comunicazioni attraverso la Radio, i soccorritori seppero del reticolo, ed i giornalisti coniarono il nome, la Tenda Rossa.
La luce continua fece svanire le delicate aniline in pochi giorni. Rossa, alla fine, mai lo è stata.


Dalla Domenica del Corriere del 23 Febbraio 1964, una illustrazione di Walter Molino eseguita secondo le istruzioni di Felice Trojani (Roma, Collezione Privata)


Crimine online su Cemchannel


Dal 19 Gennaio è attivo in livestreaming il canale di Crimine.it, con Marisa Aloia.
Qui di seguito la prima trasmissione, dai prossimi incontri è previsto l'intervento diretto degli spettattori, e la partecipazione di altri esperti nel campo criminalistico e criminologico.



Watch live streaming video from cemchannel at livestream.com

martedì 19 gennaio 2010

Densità di informazione e diritto alla difesa


L'art. 269 del T.U. sulle Spese di Giustizia, in combinato disposto con l'allegato 8 fissa gli importi dovuti per il rilascio di copie su supporto diverso da quello cartaceo secondo la tabella che segue. Con il Decreto del Ministero della Giustizia 8 Gennaio 2009, sono stati adeguati gli importi del diritto di copia e di certificato ai sensi dell'art. 274 del DPR 30 maggio 2002, n. 115 (il citato testo Unico).


Tipo di supporto
Diritto di copia forfettizzato
Per ogni cassetta fonografica di 60 minuti o di durata inferiore
€ 3,54
Per ogni cassetta fonografica di 90 minuti
€ 5,31
Per ogni cassetta videofonografica di 120 minuti o di durata inferiore
€ 5,90
Per ogni cassetta videofonografica di 180 minuti.
€ 7,09
Per ogni cassetta videofonografica di 240 minuti
€ 8,86
Per ogni dischetto informatico da 1,44 MB
€ 4,14
Per ogni compact disc
€ 295,16
Gli importi citati vengono triplicati (art. 270) nel caso di richiesta urgente.

È evidente sin dalla prima lettura, oltre alla presenza di supporti obsoleti e l'assenza di quelli correnti (DVD, memorie flash, HD esterni) l'inverosimile balzello richiesto per la copia di un CD, non giustificabile da alcuna condizione tecnica. Copiare un CD è operazione ben più facile e veloce che duplicare una videocassetta (la cassetta videofonografica di cui al T.U.)

Cerchiamo di vedere la questione da un punto di vista un po' anomalo, considerando il costo specifico (€/MB) dei supporti e della copia, riassunto nella seconda tabella. È noto che il costo per unità di memoria degli obsoleti Floppy Disk da 3,5" è da mille a diecimila volte quello dei supporti ottici o magnetici più recenti, ma sorprende ancora l'assoluta disparità tra il costo per unità di memoria (1MB) delle copie richieste in sede di Giustizia.



La anomalia è quindi riassumibile nel fatto che, mentre per i supporti obsoleti (ancora presenti in molti procedimenti) il costo copia è sostanzialmente la copertura del costo di lavorazione, eventualmente e lievemente mediato da una ipotetica diversità di costo del supporto (cassetta da 60' o 90'...), nel caso di Floppy o CD la diversità è immane e non giustificabile da alcuna ragione tecnica. Tra le altre, la leggenda tribunalizia secondo cui il costo del CD è basato sulla proporzione tra capacità del Floppy e del CD stesso è, appunto, leggenda: basta guardare le tabelle.

Cosa comporta questo stato di cose è presto detto: per copiare gli atti di un processo ai fini della difesa, è necessaria la disponibilità di migliaia di Euro, mediamente. 
Se poi si considera il fatto che l'eventuale riversamento di un HD clonato (così si spera, la cronaca presenta continuamente casi in cui questa semplice operazione di Computer Forensics viene belluinamente ignorata) viene calcolato "per quanti CD sono necessari a copiarlo", il conto è presto fatto: per un HD da appena 160 GB, ci vogliono settantamila euro, circa.

Eguaglianza delle parti davanti al Giudice imparziale, dove sei?

lunedì 18 gennaio 2010

Reddito e Vacazioni, nessuna nuova

Per mantenere la memoria viva, una periodica reiterazione.

I compensi spettanti ai Periti, ai Consulenti Tecnici, Interpreti e Traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'autorità giudiziaria, sono sempre regolati dalla Legge 8 Luglio 1980, n. 319, e per l'aggiornamento degli importi dal Decreto del Ministro della Giustizia del 30 maggio 2002. Oggi, è il 18 Gennaio del 2010, sono otto anni che non variano.
Le due norme sono riportate integralmente qui e qua. Si ricorda che il testo delle Leggi dello Stato è esplicitamente escluso da ogni e qulasiasi diritto di copia ed è liberamente riproducibile (nonostante qualche Ministro - con una commovente distribuzione bipartisan - abbia ogni tanto l'oscena tentazione di porre una tassa sulla conoscenza della Legge), e che il solo testo che ha valore di riferimento è quello della Gazzetta Ufficiale.
Le norme citate valgono sia in ambito civile che penale, che nelle indagini del Pubblico Ministero.
L'articolo 4 della L. 319 recita : Per le prestazioni non previste nelle tabelle e per le quali non sia applicabile l'articolo precedente gli onorari sono commisurati al tempo impiegato e vengono determinati in base alle vacazioni. La vacazione è di due ore. L'onorario per la prima vacazione è di L. 24.732 e per ciascuna delle successive è di L. 13.740. L'onorario per la vacazione può essere raddoppiato quando per il compimento delle operazioni è fissato un termine non superiore a cinque giorni; può essere aumentato fino alla metà quando è fissato un termine non superiore a quindici giorni. L'onorario per la vacazione non si divide che per metà; trascorsa un'ora e un quarto è dovuto interamente. Il giudice non può liquidare più di quattro vacazioni al giorno per ciascun incarico.
Il successivo Decreto del Ministro della Giustizia del 30 Maggio 2002 ha aggiornato (nonostante la Legge preveda un aggiornamento triennale) il costo delle vacazioni nella misura di euro 14,68 per la prima vacazione e di euro 8,15 per ciascuna delle vacazioni successive.
Dal 30 Maggio 2002 non è si è più avuta alcuna rideterminazione dell'importo delle vacazioni, benché di trienni ne siano passati ormai quasi tre. Dal Maggio del 2002 al Settembre 2008 l'incremento ISTAT è stato, per la cronaca, pari a 114,87.

La determinazione del compenso su base oraria (o a vacazione) è quello che si applica nel mio caso, come Traduttore, Interprete, Perito Documentale. Anche nei casi in cui avrei dovuto avere la liquidazione calcolata su percentuale di valore (perizie su falsi o perizie di stima) il Magistrato si è comunque avvalso del calcolo "a vacazioni".

Due brevi calcoli, in uno scenario ipotetico ma più che plausibile e facilmente verificabile.
Vengo incaricato di fornire l'assistenza come interprete specializzato (portoghese brasiliano) in una indagine che si svolge attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche. Io non posso prestare assistenza per più di otto ore al giorno (quattro vacazioni), come disposto dal citato articolo quattro, a meno che non sia presente il Magistrato e verbalizzi la mia effettiva presenza oltre il limite indicato.
L'incarico può prolungarsi anche per alcuni mesi, e io debbo garantire comunque la mia presenza per le otto ore giornaliere, festivi compresi. Nel caso si presti servizio in sala ascolti non è in genere consentito svolgere contemporaneamente più incarichi.
In un mese di trenta giorni, la Legge prevede che mi possa essere liquidata una somma di euro 984,53. Da queste si sottrae il venti per cento di ritenuta alla fonte a titolo di imposta sui redditi (quale contribuente minimo), ed un trenta per cento circa tra contributo INPS  (che nonostante le promesse politiche, è destinato ad aumentare ancora) ed altre spese varie.
Il reddito mensile, al netto di tasse e spese, diviene quindi qualcosa appena al di sotto dei cinquecento euro.

La Corte Costituzionale è stata chiamata più volte ad esprimersi sulla legittimità della Legge 319/80, e ben ha evidenziato in ognuna delle decisioni prese, la diversità di trattamento dell'attività svolta per l'Autorità Giudiziaria rispetto all'art. 36 della Costituzione, non tanto per la disparità tra liquidazione a percentuale e liquidazione a vacazione, conseguenza del colpevole mancato adeguamento agli indici ISTAT degli importi tabellari nei termini (tre anni) fissati dalla Legge stessa, quanto per il fatto che l'opera prestata per il Giudice o per il Magistrato costituisca o meno una percentuale rilevante del reddito personale dell'interessato.

Chi, cioè, lavora pressoché esclusivamente per l'Autorità Giudiziaria è discriminato rispetto a chi ha altre entrate che gli consentono di sostenere il sacrificio per il bene comune implicito nella tariffa pubblicistica.

La Sentenza numero 41 del 1996 concludeva ricordando che questa Corte non può non rinnovare l'auspicio che - in attesa di norme migliori - le autorità indicate dalla legge impugnata provvedano a rispettare le scadenze triennali di adeguamento dei compensi dovuti in base alle variazioni accertate dall'ISTAT.


venerdì 8 gennaio 2010

Consigli per gli acquisti, quarto tema: Controdedurre


Noterelle, necessarie a predisporre l'animo alla controdeduzione verso l'opera altrui, specie se scarsa, pallida, assorta.

Fruttero & Lucentini, da La Trilogia del cretino, nata con La prevalenza del cretino (del 1985), il successivo La manutenzione del sorriso (del 1988) e conclusa [?] con Il ritorno del cretino (del 1992), nel Cretino in sintesi distillano e danno forma imperitura alla figura. Il non trascurabile fatto che la versione hardcover sia nei reimanders di ibS a sette euro e mezzo la rende lettura obbligatoria.



Un riferimento sintetico, di dimensioni adatte ad ogni tasca, è On Bullshit di Harry G. Frankfurt...



....surrogabile, per chi ha la volontà di andarlo a cercare, con Gli Imbecilli, di Giovanni Papini, tra gli ultimi Millelire di Stampa  Alternativa. Costa troppo poco per figurare in una libreria, figuriamoci. Lo si trova direttamente dall'editore, o da pochi, rari librai. Della felicità dell'imbecille si parlava, per l'appunto.



 E dovendo concludere, segnalo l'Agenda del Perito Grafico 201o di crimine.it, da Marisa Aloia, rivolta a quelli che operano nel campo della Grafologia Giudiziaria, e necessaria ad organizzare la nostra quotidiana sfida alle brillanti menti di cui ai precedenti consigli.
Info e quant'altro, al link sull'immagine.




venerdì 1 gennaio 2010

All'alba del Nuovo Anno 2010...




Alla prima alba del Nuovo Anno 2010, sulla città di Roma incombono nuvole cariche di pioggia che attraversano veloci il cielo..
..ma l'azzurro che si vede sullo sfondo, tra una nube e l'altra, illumina tanto il cuore.
Che sia di Augurio per l'anno che comincia.