sabato 26 novembre 2022

Noblesse, oblige

Da qualche tempo sto lavorando a un Dicionário Imobiliário [termos em uso no Brasil, com foco em São Paulo e tradução dos termos em italiano], nel tempo lasciato libero dal lavoro pagato a vacazione [4,16€, lordi, l'ora saldati dopo una media di tre anni dall'incarico] e dalle malattie.
Una bel malloppo, che tanti mi chiedono per non dipendere dalle allucinazioni suggerite su Proz, anche per il tipo di approccio multilaterale, ingegneristico-linguistico-finanziario-commerciale.

Ecco, ma una volta finito, che succede?

Non esiste un mercato di dimensioni sufficienti perché un editore se ne interessi, specie per la prevalenza dei monsú trovi-tutto-su-internet, che per la impossibilità morale di prezzarlo in modo anche simbolicamente remunerativo, lo so già da me che tra i colleghi non c'è trippa per gatti.
E allora? Vado avanti per la gloria, nella speranza che eventuali clienti dopo averlo visto chiamino me e non quella che era nata per tradurre Camões ma per campare deve tradurre i certificati di nascita ?
Chiamano m'selle, ovviamente, perché non chiede venti euro a cartella con un minimo di duecento più le spese, ma 0,001 euro a parola con sconto ripetizioni. E chissenefrega se per lei la powder room è la stanza polverosa.

Metti un link a Patreon, alla tua lista desideri di Amazon , a Buy Me a Cofee, mi dicono.
Ci ho provato: mezz'ora dopo se ne esce uno(a) e scrive ma perché, ti devo pure pagare

Questa non è più solo la death of expertise (rif. Nichols, [1]), ma è la morte della conoscenza, della creatività, del lavoro.

Non è più una questione di costo della cultura, in stile anni settanta, ma dell'esistenza stessa della produzione intellettuale, tanto gia c'è tutto gratis su Internet.

 

[1] Tom Nichols, The Death of Expertise: The Campaign against Established Knowledge and Why it Matters, OUP 2019




martedì 1 novembre 2022

Note sulla riforma dei Codici di Rito (per Periti) - modifiche al Codice di Procedura Penale, posticipo della entrata in vigore

Sulla Gazzetta Ufficiale n.255 del 31 Ottobre 2022, è stato pubblicato il decreto Legge 31 Ottobre 2022 , n. 162, intitolato Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali

Sulla parte che attiene all'ergastolo ostativo, che sembra ricalcare quanto approvato dalla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura, ritornerò in separata sede, così come alla istituzione del pittoresco "reato di rave" (che tra l'altro attiene ai nostri interessi in tema di intercettazioni delle comunicazioni telefoniche e telematiche).

Per quanto ora interessa, il decreto impone un rinvio secco alla entrata in vigore del DL 150/2022, ovvero la riforma Cartabia del codice di procedura penale - il rinvio attiene l'intero corpus delle disposizioni e non solo quelle sulle quali si paventavano criticità organizzative. Considerando le schizofreniche dichiarazioni dei politicos (quelli che ieri l'altro pontificavano sulla riduzione delle fattispecie di reato ed oggi partoriscono un obbrobrio legale e tecnico inventandosi il "reato di rave") non si può certo escludere che intendano ritoccare anche il contenuto della novella.

Il decreto, nella parte che qui interessa, recita (l'evidenza sulla data è mia):

Art. 6 - Modifica dell’entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150
1. Dopo l’articolo 99 del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, è aggiunto il seguente:
«Art. 99-bis (Entrata in vigore). — 1. Il presente decreto entra in vigore il 30 dicembre 2022