giovedì 8 ottobre 2015

La prestazione pubblicistica


La Corte Costituzionale, con la Sentenza 192/2015 (Presidente Criscuolo, Redattore Zanon) depositata del 24/09/2015 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 106-bis del DPR 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia Testo A), come introdotto dall’art. 1, comma 606, lettera b), della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2014), nella parte in cui non esclude che la diminuzione di un terzo degli importi spettanti all’ausiliario del magistrato per le prestazioni rese in regime di gratuito patrocinio sia operata in caso di applicazione di previsioni tariffarie non adeguate a norma dell’art. 54 dello stesso d.P.R. n. 115 del 2002.
Sulla sentenza e sulla sua complessa articolazione [le norme impugnate erano gli Art. 4, c. 2°, della legge 08/07/1980, n. 319; art. 106 bis del decreto del Presidente della Repubblica 30/05/2002, n. 115, come introdotto dall'art. 1, c. 606°, lett. b), della legge 27/12/2013, n. 147; art. 1, c. 607°, della legge 27/12/2013, n. 147] tornerò nel prossimo post.
In sostanza, la Consulta ritiene che il taglio di un terzo dell'onorario a Periti, Consulenti, Interpreti, Traduttori e a tutti gli altri ausiliari sia inconstituzionale qualora la decurtazione avvenga su importi delle vacazioni o delle tabelle che non siano stati adeguati all'inflazione (misurata come ISTAT FOI) com previsto dal citato DPR 30 Maggio 2002.
Del mancato adeguamento dal 2002 ad oggi ne abbiamo parlato molto spesso.
Nemmeno tre giorni dopo, il sottosegretario al ministero della Giustizia, Cosimo Ferri, in una dichiarazione del 27 Settembre 2015, annunciava che il decreto di aggiornamento delle tariffe dei consulenti tecnici di ufficio è pronto ed è stato inviato al ministero dell'Economia per ottenere i pareri di congruità - l'adeguamento, ha aggiunto, sarà limitato ai soli indici ISTAT dal 2002 ad oggi (sono circa 40 milioni di euro di spesa aggiuntiva).
Ferri aggiunge che verranno ritoccati sia i parametri a percentuale che le vacazioni - oggi 8,15 euro LORDI l'una, 4,07€ l'ora LORDE.
Secondo le tabelle ISTAT, supponendo che il governo abbia fissato l'aumento all'ultimo valore noto (Agosto 2015), la vacazione dovrebbe essere incrementata a 10,21€.
Ritornerò nel prossimo post con delle considerazioni più dettagliate in merito.
Ora, mi preme osservare che sia la Corte Costituzionale che il governo insistono sul carattere pubblicistico della prestazione. 
E va bene. 
Però dovrebbe, l'illustrissimo governo, imporre che siano pubblicistiche anche le spese che debbo anticipare, dalla carta, al computer, agli strumenti, alla PEC, alla firma elettronica; e magari concedere che anche le imposte che mi vengono richieste avessero una aliquota pubblicistica anziché, come ora, allo stesso livello di una prestazione ordinaria.