sabato 16 aprile 2011

La grafologia della scrittura tipografica


Poche settimane fa, la trasmissione "Chi l'ha visto", trattando della scomparsa delle gemelle Alessia e Livia Schepp, mostrava il testo, in italiano, della prima cartolina inviata dal padre,  Matthias Schepp, alla moglie.
Un fermo immagine dal servizio è qui riprodotto :


Palesemente non l'originale, ma una immagine finalizzata all'argomentazione televisiva. Osservate la diversità di risoluzione tra scritta e stampato della cartolina, gli allineamenti della scritta perfettamente regolari, l'uniformità delle aste e delle terminazioni, la dimensione esatta dei puntini delle lettere e dell'ellissi sulla terza riga, la misura dell'interrigo. Allineamenti, aste, terminazioni, interrigo : lingua da lettering, da tipografia, perché di lettering si tratta, non di scrittura manuale, di handwriting.
Questa immagine, inoltre, circola solamente in Italia, solo successivamente alla trasmissione de quo, e non ve n'è traccia nei media svizzeri o tedeschi; provate a cercare con Google Images o con Tineye.
Non si vedono poi, francobollo, indirizzo del destinatario, timbri postali, ma non essendo una condizione necessaria per l'esistenza dell'oggetto "cartolina postale" (possono essere sull'altra faccia del foglietto, o potrebbe essere stato inviata in busta) teniamolo a parte.

Chiaro, pacifico, convinti ?
Sembrerebbe di no : Marisa Aloia mi ha segnalato che da un po' di tempo circolano alcune analisi (soi-disant) grafologiche  della scritta mostrata a "Chi l'ha visto", assunta tél quél come scrittura di pugno di Matthias Schepp, e da dette analisi si pretenderebbe di ottenere informazioni sulla personalità e sullo stato emotivo del suicida.
Analizzare la scrittura di una persona deceduta con lo strumento grafologico è una parte importantissima dell'autopsia psicologica (il tentativo di ricostruire il profilo psicologico di una vittima attraverso varie fonti ante-mortem). Un altro esempio  recentissimo viene dall'esame della scrittura nelle ultime lettere del Mass-Murderer del Realengo, raffrontate con scritture di periodi precedenti.
Sembra una paratautologia, ma il campione della grafia che viene esaminata deve certamente appartenere alla persona in esame, non a terzi, magari al giornalista che ha copiato il testo di una lettera che gli è stato impedito di fotoriprodurre, o magari un allestimento scenico a fini televisivi.

Eppure, nel caso di Schepp, dove la scrittura è palesemente generata da un DTP, non da una mano, questo è accaduto.
Iliprandi, Lefebure ? E ched'è ? .. 'n farmaco nòvo?

Convertiamo la nomenclatura tipografica in qualcosa di più vicino alla grafologia: gli allineamenti di base perfettamente regolari e modulati, l'uniformità innaturale del tratto , i tratti finali uniformi, la forma esatta dei puntini delle lettere e dell'ellissi sulla terza riga, l'allineamento innaturale di quest'ultima, la completa sovrapponibilità di gruppi letterali (esempio : il gruppo ta).
La mano non è una macchina, si legge nelle premesse preconfezionate da tagl'incolla ossessivo-compulsivo che si vedono nelle consulenze di basso livello, e come al solito questa premessa non viene poi applicata nel seguito dell'indagine.
Le lettere sono diverse tra loro, mi dite ?
Dal 2002 (siamo nel 2011, ricordatelo) tutte le librerie di font per computer sono  disponibili nel formato Open Type; tra le altre cose, il formato permette di "ottenere effetti tipografici avanzati".
Uno di tali effetti avanzati è la realizzazione in digitazione delle legature tra caratteri : "Nella calligrafia ed in tipografia, una legatura è composta dall'unione di due o più lettere, quasi sempre unite in una forma o glifo. Le legature di solito rimpiazzano due caratteri che condividono dello spazio e fanno parte di una categoria più ampia di caratteri chiamata di forma contestuale, ovvero che assumono una specifica forma a seconda del contesto nel quale vengono inseriti, ovvero delle lettere che precedono e seguono oppure degli spazi." (Wikipedia, così si trova subito).
Finalmente si spiega quel misterioso box nei settaggi dei word processor o DTP : "attiva legature".
Ritorniamo alla cartolina : ta, te, ti, to, tu al momento della digitazione vengono automaticamente sostituiti da una forma legata (in tipografia si chiama glifo), adatta al contesto:  te, legate in basso, ta, to legate in alto col taglio della t, eccetera.

Una analisi di un font, o comunque di un elaborato grafico, con gli strumenti della grafologia è certamente eseguibile. Si pensi solo alla valenza della impostazione, della direzione, dell'inclinazione, della dimensione, della continuità e della forma : vi siete mai chiesti perché il logo Coca-Cola è ascendente, inclinato, grande, legato, arrotondato, nutrito ?
Niente di nuovo, comunque: cercate lo studio di Manuel Moreno, Grafología y Diseño Gráfico Publicitario.

Non di Matthias Schepp si parli però; al più delle intenzioni comunicative dei grafici e dei sistemisti di Adobe, Monotype, Linotype.

L'attenzione non è qualcosa che di deve applicare solo quando "è esplicitamente richiesto dal quesito".

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