sabato 26 febbraio 2011

Farsi pagare, senza ritardi


In un recente post, s'era scritto della nuova Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Sinteticamente, viene generalizzato il limite massimo di 30 giorni per i pagamenti di fatture per beni e servizi, sia per il settore pubblico che per quello privato, ammettendo limitatissime eccezioni solo in circostanze specifiche e comunque non oltre il termine di 60 giorni, a meno di clausole contrattuali specifiche che non costituiscano un contratto leonino
Per il settore pubblico la Risoluzione è particolarmente rigida, imponendo l'invalicabililità del termine dei sessanta giorni, oltretutto limitato solo al settore della sanità.
Nel caso di ritardato pagamento, si applica automaticamente un tasso di interesse non inferiore all'8%, ed una somma non inferiore ai 40€ per coprire i costi di recupero del credito (foss'anche per il semplice sollecito).
La Direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 23 Febbraio scorso. 
Da tale data, i singoli Stati hanno due anni per  recepire la Direttiva nella propria legislazione.

lunedì 14 febbraio 2011

Saggio d'interesse per i ritardati pagamenti, 2011

 
 
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, nel Comunicato dell'8 Febbraio 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 31 dello stesso giorno, ha reso noto che  per il periodo 1° gennaio - 30 giugno 2011 il saggio d'interesse da applicare a favore del creditore nei casi di ritardo nei pagamenti nelle transazioni commerciali, di cui all'articolo 5 del DL 231/2002, al netto della maggiorazione ivi prevista, e' pari all'1 per cento.

Ricapitolando : le fatture di cui al DL 231/2002, si pagano entro trenta giorni dal ricevimento; gli interessi decorrono dalla data successiva al trentesimo giorno, senza necessità di costituzione in mora del debitore; sono calcolati sulla base del tasso BCE maggiorato di sette punti; si può avviare la riscossione coattiva (decreto e precetto) senza altro adempimento, dopo i trenta giorni di cui sopra.
Il saggio da applicarsi è quindi dell'otto per cento (1+7). 


mercoledì 9 febbraio 2011

AUT 45


E dopo l'AUT 18, metterò mano alla scheda dell'AUT 45, nato come bimotore da osservazione ed appoggio tattico, ostacolato nella sua realizzazione dalle contrastanti pretese del Ministero, e dalla opposizione dello stesso Muzio Macchi.
L'AUT 45 rimase allo stato di pre-prototipo; fatte le prove nella galleria del vento, nel 1939 erano in costruzione la cellula di rottura e due apparecchi di volo, ma la sostituzione al posto di sottosegretario all'Aeronautica di Valle con Pricolo, cambiò la politica del Ministero.
La prima dichiarazione di Pricolo fu, infatti, la celebre : "Basta con la costruzione di aeroplani, ne abbiamo già troppi. Quelli che ci mancano sono gli hangars."
All'AUSA giunse poco dopo una nota ufficiosa: "Dopo questi sette S79 che avete in costruzione non ne saranno ordinati più: di aeroplani ve ne sono già abbastanza. Pensate perciò ad avviare l'attività della ditta verso altri campi: il Fabbriguerra vi consiglia letti in ferro e carrozzelle da bambini."  (da La Coda di Minosse)

Era il Novembre del 1939. Il 10 Giugno del 1940 l'Italia entrò in guerra, con troppi aeroplani, come sappiamo.


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AUT 18


Alla fine, comincio ad essere in grado di mettere un po' d'ordine nei miei archivi e di cominciare a completare le pagine del mio sito, in particolare la sezione storica.

Si riprende dall'archivio di Felice Trojani, e dall'AUT 18, aereo da caccia la cui (lunga) storia, descritta ne La Coda di Minosse, è spesso presa a testimonianza dello stato dell'industria italiana prima dell'inizio della seconda guerra mondiale.
Per anticipazione, tre trittici delle successive versioni del T18, dalla prima del 1934 (biposto, carrello retrattile, interamente metallico, mitragliatrici nelle ali) alla versione consegnata per i collaudi al Ministero, nel 1939. La versione con gli "scarponi" era stata disegnata per soddisfare una pretesa del Ministero, che lamentava l'alto costo del carrello retrattile.







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