Dal 1935 Felice Trojani fu il direttore tecnico
dell'AUSA (Aeronautica
Umbra Società Anonima, di proprietà Macchi), con sede a
Foligno.
Come narrato ne la Coda di Minosse, lo stabilimento nato per la costruzione di pezzi di ricambio per gli S79 ed S81 progredì sotto la guida di Felice Trojani sino a costruirli completi, in catena di montaggio, dalle materie prime all'apparecchio pronto al volo, oltre ad effettuarne la riparazione e la manutenzione.
Come narrato ne la Coda di Minosse, lo stabilimento nato per la costruzione di pezzi di ricambio per gli S79 ed S81 progredì sotto la guida di Felice Trojani sino a costruirli completi, in catena di montaggio, dalle materie prime all'apparecchio pronto al volo, oltre ad effettuarne la riparazione e la manutenzione.
La qualità del prodotto
era tale che due degli S81 prodotti a Foligno entrarono a far parte
della
squadriglia presidenziale, che forniva gli apparecchi per gli
spostamenti di Mussolini.
Nel Luglio 1936, allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, dei quasi trecento aeroplani militari disponibili, meno di un terzo rimasero nella disponibilità dei ribelli del generale Francisco Franco de Bahamonde.
Nel Luglio 1936, allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, dei quasi trecento aeroplani militari disponibili, meno di un terzo rimasero nella disponibilità dei ribelli del generale Francisco Franco de Bahamonde.
Le forze repubblicane fecero immediato uso della
loro
superiorità, bombardando gli insorti ed impedendone il trasferimento in
Spagna dall'Africa. Franco chiese, ed ottenne, aiuto materiale dai
governi italiano e tedesco, anche se in forma più o meno surrettizia,
per non far apparire il contributo italo-tedesco come un vero e proprio
intervento diretto. Storia vista in precedenza e vista molte volte in
seguito.
Dopo l'invio dei primi nove S81, Mussolini ed Hitler fornirono a Franco
aiuti militari sempre più cospicui: non solo aerei e materiali ma anche
piloti, specialisti, istruttori. L'Italia al fine della
Guerra
Civile avrà fornito quasi
750 aerei, tra cui un centinaio
di S79 e una sessantina
di S81.
L'impegno italiano in Spagna lo si vide però a Foligno con gli S81 mandati in riparazione: isolati nei primi mesi, poi furono a decine.
Una traccia del passaggio in Spagna degli apparecchi lo si ha dai volantini di propaganda trovati a bordo, raccolti e conservati da Felice Trojani.
Qui di seguito se ne riproducono due (© Ascanio Trojani, riproduzione vietata):
L'impegno italiano in Spagna lo si vide però a Foligno con gli S81 mandati in riparazione: isolati nei primi mesi, poi furono a decine.
Una traccia del passaggio in Spagna degli apparecchi lo si ha dai volantini di propaganda trovati a bordo, raccolti e conservati da Felice Trojani.
Qui di seguito se ne riproducono due (© Ascanio Trojani, riproduzione vietata):
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