Qualche secolo fa, quando mi occupavo prevalentemente di altre cose (in quell'istante di Teoria dell'Informazione, latu sensu), mi sono imbattuto nella trascrizione (autentica) del dialogo tra due trafficanti , intercettato e puntualmente trascritto.
L'esempio sembra avere una valenza ricreativa, almeno a prima vista sembra Campanile, ma dopo il sorriso subentra l'interesse.
I due anonimi gentiluomini, infatti, ci escludono nettamente dalla comprensione integrale del loro dialogo, utilizzando una sorta di steganolalìa di cui solo i citati signori hanno la chiave. Il discorso è aperto, in chiaro; ma le chiavi crittografiche per decifrare il vero contenuto non sono in nostro possesso.
La sola comunicazione verbale non è sufficiente a comprendere chi, cosa, come, quando - e nemmeno il perché.
Due uomini n.m.i. , trascrizione di comunicazione telefonica; gli interlocutori sono indicati con le sigle A e B.
[squilli, non altri suoni percepibili in sottofondo]
A - Ding?
B - Dong ?
A - Ciao, Ding.
B - Ciao, Dong.
A - Dong, ding ?
B - Ding, dong.
A - Allora, facciamo per ding?
B - Sì, dong.
A - Da ding ?
B - No, da dong. Oggi è ding.
A - Alla ding ?
B - Direi di sì.
A - Va bene, allora ding. Ci sono dong ?
B - No, è tutto ding.
A - A più tardi, ding.
B - Salutami dong.
[la comunicazione si chiude]
Cose che accadono da qualche parte, lontana o vicina, non saprei dirlo.
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