domenica 24 maggio 2009

101 anni di Volo a Roma



Appollaiato sulla staccionata che costeggiava il Lungotevere Flaminio osservavo attentamente la linea dell'argine della riva opposta: una striscia verde vivo sotto un cielo grigio, chiuso, piovigginoso. Al di là si stendeva, invisibile perché più bassa, la spianata di Piazza d'Armi. Dall'altra riva giungevano il frullare affannato di un'elica e lo scoppiettare di un motore; il suono correva lungo l'argine, se ne allontanava, poi si avvicinava di nuovo e nuovamente passava. Troppo poco per la nostra attesa. Ma ecco, finalmente, comparire qualche cosa di chiaro: una macchia bianca che emergendo dal verde lo sfiorò, ne percorse il limite superiore, scomparve; poi tornò ancora una volta ripeté il passaggio. Ha volato o non ha volato? Calava ormai la sera, e la folla che aveva gremito il Lungotevere si riversava verso la città discutendo. Per la maggioranza non aveva volato; si sentivano frasi di critica e di sarcasmo, e il risentimento contro lo pseudo volatore era grande. In verità nessuno di noi avrebbe potuto pretendere il rimborso del prezzo del biglietto a Piazza d'Armi: ci eravamo infatti accontentati di sistemarci sull'altra riva del fiume, pensando che se l'aeroplano avesse volato lo avremmo veduto egualmente; ma una réclame forse troppo spinta:

DELAGRANGE VOLERÁ !

aveva empite le colonne dei giornali e tappezzati i muri, eccitando in tutti una viva curiosità. [...] Per me aveva volato. Si era alzato di poco, ma aveva volato; però questa mia convinzione tenacemente asserita anche nei giorni successivi, non trovava consenzienti neppure i miei ascoltatori più benevoli. Ma la rivincita la ebbi sei giorni dopo, e provai una gioia esultante quando vidi emergere dal prato e sorvolare la linea dell'argine, distaccata da terra e nettamente stampata in aria, la sagoma caratteristica del biplano Voisin.

Era il 24 Maggio 1908, descritto da Felice Trojani nella prima pagina della Coda di Minosse. La cartolina della réclame è pubblicata per la cortesia dell'Ing. Lello Colasante.
Testo © Ascanio Trojani ed Ugo Mursia Editore, tutti i diritti riservati, riproduzione vietata.

1 commento:

  1. Chi cor tramve, chi cor legno
    pè vedè volar sto fregno.

    Cò tanta boria
    s'alzò quanto na pianta de cicoria! Sor Capanna.

    (Pieno de boria
    s'arzò quanto un mazzetto de cicoria) Trilussa.

    Domenica mattina 24 maggio a piazza D'Armi del 1909.
    Presente il giovane Felice Trojani. Quel fregno riferito al pioniere
    dell'aviazione francese Lèon Delagrange col primo aeroplano (Voisin) che volò
    in Italia
    Concidenza con il 24 maggio 1928 l'Italia sul polo Nord.

    Lello COLASANTE

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